L’arte dell’home staging, o di come il design aiuta a vendere casa

L’arte dell’home staging, o di come il design aiuta a vendere casa

Lo chiamano Home Staging, nome anglofono che denuncia la provenienza da oltreoceano di questa pratica di valorizzazione immobiliare, questo il significato italiano di home staging, che ha suscitato forti reazioni, e continua a farlo. Agenti immobiliari e home stager sostengono che può aiutare una casa a vendere più velocemente e ad un prezzo più alto, offrendo un ritorno maggiore sull’investimento.

Al contrario, i proprietari, riluttanti a investire denaro in una casa destinata alla vendita – o ad ammettere che le loro scelte in fatto di interior design potrebbero non essere apprezzate dai futuri acquirenti – spesso si mostrano scettici ad assumere dei professionisti.

Una recente indagine dell’associazione nazionale Home Staging Lovers sostiene che la valorizzazione immobiliare riduce il tempo di vendita di una casa a una media di 48 giorni, contro i 7,7 mesi necessari normalmente in Italia per concludere una vendita (fonte: Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia – Banca d’Italia, IV trimestre 2019). E fa vendere quasi tutti gli immobili: dopo l’intervento di valorizzazione viene venduto il 90% delle case, con uno sconto medio solo del 2% contro il 12% della media italiana.

Lo stesso, sostiene l’associazione, vale per gli affitti a breve termine: gli appartamenti ripensati da un home stager vengono affittati in un tempo medio di 5 giorni, con prezzi superiori del 13% rispetto al mercato.

Ma chi sono gli home stager? Si tratta di professionisti con competenze nell’ambito del design d’interni, della decorazione, della fotografia e del marketing immobiliare, che intervengono sulle case prima che queste vengano messe sul mercato con modifiche non strutturali e dal costo contenuto. Compito dell’home stager è riequilibrare i colori dell’arredamento, arricchire gli ambienti con piccoli complementi e decorazioni e valorizzare lo spazio con le luci giuste. Una volta completato lo styling, la casa viene fotografata in maniera professionale, con un servizio studiato per attrarre il giusto target di compratori. “Il tutto – spiega Michela Galletti, Presidente dell’Associazione Home Staging Lovers – viene realizzato in stretta collaborazione con le altre figure chiave del settore, come agenti immobiliari, costruttori, investitori, property manager, oltre ovviamente ai proprietari dell’abitazione: ogni progetto è su misura e finalizzato a raggiungere uno specifico obiettivo”.

“Non si tratta solo di risolvere un problema immediato, è più questione di presentare uno stile di vita ai potenziali acquirenti”, ha dichiarato al New York Times Jane Saidenberg, design director di Studio D , una società di home staging con uffici a New York e San Francisco. “La gente vuole che sembri una casa da rivista o qualcosa che hanno visto in TV”.

Il successo dell’home staging, d’altronde, ha anche a che fare con la scarsa capacità di immaginazione di molti di noi: in pochi sanno vedere il potenziale di una casa male arredata ma con grandi finestre, o di un immobile molto ampio ma così ingombro di oggetti da sembrare claustrofobico. A volte anche a discapito di interni arredati con pezzi di pregio, ma con uno stile molto personale: “L’acquirente di oggi non vuole quello sguardo” dice sempre al NYT Meredith Baer, titolare di una rinomata società di home staging newyorkese, a proposito dell’appartamento di un antiquario pieno di mobili in stile impero e tappezzerie pesanti. “Vogliono tende trasparenti o di lino e ambienti semi-vuoti. Vogliono uno stile di vita più pulito e più semplice”.

Uno stile che aiuta anche i potenziali acquirenti a rendersi conto del layout e del potenziale dell’appartamento, e li mette al riparo dal timore di un eccessivo lavoro per riadattarlo a proprio uso e consumo. A patto di non esagerare: una casa sottoposta a valorizzazione immobiliare non deve assolutamente sembrare un set, ma trovare il giusto equilibrio tra un aspetto facilmente spendibile sul mercato e la realtà di una casa vissuta.

Il consiglio è quello di rivolgersi a dei professionisti, ma ecco dei piccoli consigli di home staging per rinfrescare l’aspetto di una casa prima di metterla in vendita.

Decluttering: la valorizzazione di un immobile parte dall’ordine degli ambienti, quindi prima di organizzare home visit e scattare fotografie è bene eliminare il superfluo, senza esagerare (non deve comunque sembrare un ambiente impersonale o un set fotografico).

Imbiancare i muri è fondamentale per dare un’idea di pulizia e di freschezza, possibilmente con tonalità neutre ad eccezione di una singola parete che può essere valorizzata con un colore più acceso o una carta da parati.

Gli home stager consigliano sempre di rimuovere le foto di famiglia, anche se alcuni ritengono che si possano mantenere alcune immagini se particolarmente belle o all’interno di cornici di pregio.

Assolutamente bandite tavole apparecchiate o vassoi per la colazione ai piedi del letto: vanno bene per un annuncio di casa vacanze ma comunicano immediatamente un’idea di messinscena.

Se l’appartamento è arredato con mobili antichi molto pesanti, o eccessivamente decorati, si può optare per il noleggio o l’acquisto di nuovi mobili (economici) dallo stile più contemporaneo.

Chiudiamo con un piccolo trucco: bastano un nuovo set di asciugamani e delle lenzuola bianche per suggerire un’idea di lusso in bagno e in camera da letto.